Nota: il materiale che segue è riportato dall’ottimo sito Complotti Lunari. Ho deciso di trasporre integralmente questo materiale per dare una mano a tutti quegli studiosi seri e cioè ufologi, ricercatori e semplici appassionati scrupolosi che desiderino esaminare il presunto caso di un ritrovamento di una “nave aliena” sulla faccia nascosta della Luna. Tale scoperta sarebbe stata effettuata, secondo alcuni, da una missione Russo-Americana denominata Apollo 20. Dico subito che lo stesso CUN, il Centro Ufologico Nazionale, ha eseguito per primo un esame della storia suddetta provvedendo poi a dichiararla come un falso. Comunicato che, da solo, dà un taglio netto a qualsiasi presunta missione del genere. Ma ecco, di seguito, quanto si legge sul sito Complotti Lunari:
Figura 1: la presunta astronave |
“Circolano da tempo, soprattutto su Internet, tesi secondo le quali vi sarebbe stata una missione Apollo segreta, denominata Apollo 20, svolta congiuntamente da astronauti statunitensi e cosmonauti sovietici per recuperare un'astronave extraterrestre scoperta sulla Luna. La storia è stata ripescata nel 2009 dalla trasmissione Mistero (Italia 1) e segnalata da Flavio Vanetti sul Corriere della Sera e nel 2007 da Michael Salla. Secondo la narrazione di tale William Rutledge, che asserisce di essere stato uno degli astronauti di questa missione insieme all'americana Leona Snyder e al russo Alexei Leonov, un vettore Saturn V sarebbe partito di nascosto nel 1976 dalla base militare di Vandenberg, in California, diretto verso la faccia non visibile della Luna. Là, infatti, le ricognizioni dell'Apollo 15 avevano scoperto un gigantesco vascello alieno.La presenza del veicolo sarebbe confermata da immagini pubblicate negli atlanti fotografici lunari, per esempio nel dettaglio della foto NASA AS15-P-9625 che, sul sito NASA, potete vedere qui. L'astronave sarebbe la forma chiara allungata al centro dell'immagine. (figura 1) Già questo reperto fotografico dovrebbe far riflettere sulla plausibilità della storia: se l'esistenza di un veicolo extraterrestre sulla Luna è così top secret da motivare addirittura una missione congiunta russo-americana segreta, bisogna chiedersi come mai l'astronave è stata invece lasciata in bella mostra nelle fotografie pubblicate. E dato che le immagini della faccia nascosta della Luna erano disponibili all'epoca soltanto se la NASA o l'Unione Sovietica le rilasciavano, come mai non sono state ritoccate prima di diffonderle, in modo da non rivelare il ritrovamento? Una delle principali obiezioni è l'assurdità di pensare che si possa far partire un missile alto più di cento metri dalla California senza che nessuno lo veda decollare e senza che gli astronomi e gli astrofili di tutto il mondo lo avvistino durante il tragitto verso la Luna (come avvenne per le altre missioni Apollo). Il CUN segnala inoltre che l'esame dei video presentati da Rutledge riserva sorprese rivelatrici, come la scoperta di una ben poco futuristica molla in una delle riprese della presunta astronave:
Figura 2: l'immagine divulgata dal CUN che mostra il dettaglio della molla |
A quest'indagine si aggiungono le considerazioni di Forgetmotori, che indica le tracce che hanno portato all'identificazione di Thierry Speth come autore dei video e nota che in uno dei video di Rutledge che mostra l'interno del modulo lunare uno degli astronauti è stato sovrapposto allo sfondo con un mascherino sbagliato, per cui a un certo punto risulta essere un torso fluttuante, come si vede lungo il margine inferiore del fotogramma mostrato qui sotto. Questo rivela il trucco: si tratta di immagini prodotte con effetti speciali.
Figura 3: il "torso" che rivela l'immagine come un falso |
AboveTopSecret ha inoltre notato che in uno dei video della presunta missione Apollo 20, quello denominato ‘The City”, c'è l'audio di una conversazione copiata pari pari dall'audio della missione Apollo 15, e che le immagini della “città” sono state prese dalle pagine 24 e 25 del libro ESCHATUS: Future Prophecies From Nostradamus' Ancient Writings di Bruce Pennington. Su un piano più tecnico, Forgetomori nota inoltre che lanciare un vettore da Vandenberg, sulla costa occidentale degli Stati Uniti, anziché da Cape Canaveral, sulla costa orientale, avrebbe comportato una drastica modifica del piano di volo standard dei missili Saturn V. Lanciato in direzione est, infatti, il gigantesco primo stadio sarebbe ricaduto sul suolo statunitense, con il rischio evidente e intollerabile di danni a cose e persone, invece di cadere nell'Atlantico come consueto. Lanciare in direzione ovest, ossia sopra il Pacifico, avrebbe comportato un'enorme penalizzazione. I missili orbitali vengono lanciati sempre verso est perché in questo modo sfruttano la velocità di rotazione della Terra, che a Cape Canaveral è di circa 1470 km/h (Aerospaceweb.org). Questo significa che un missile che deve raggiungere la velocità orbitale di 28.000 km/h e viene lanciato verso est non deve accelerare da 0 a 28.000 km/h, ma da 1470 a 28.000 km/h: deve insomma accelerare di 26.530 km/h. Lanciarlo in direzione opposta, verso il Pacifico, significherebbe lottare contro la medesima velocità di rotazione terrestre: il missile partirebbe in retromarcia, per così dire, con una penalità di 1470 km/h, per cui dovrebbe accelerare di 29.470 km/h, con consumi di carburante molto superiori.
Le foto NASA dell'“astronave”
Sempre il sito Complotti Lunari prosegue:
"Occorre aggiungere un'altra considerazione alle immagini della presunta astronave. Anche siti abbastanza possibilisti in campo ufologico, come Lunexit.it, hanno accertato che si tratta di conformazioni naturali del terreno e che quindi le precedenti interpretazioni extraterrestri erano una svista. Infatti hanno reperito una versione a maggiore risoluzione dell'immagine in questione, che non lascia più dubbi in proposito: la presunta astronave è in realtà un avvallamento del terreno. Fra il 2010 e il 2012 il progetto Apollo Image Archive dell'Arizona State University ha effettuato nuove scansioni digitali delle pellicole originali Apollo e ha pubblicato versioni ad altissima risoluzione delle immagini contenenti la presunta “astronave”, che sono in realtà due (AS15-P-9625 e AS15-P-9630). Da queste scansioni si possono estrarre i seguenti dettagli, che chiariscono ulteriormente che si tratta di un semplice avInoltre la medesima zona è stata fotografata anche in altre occasioni: per esempio dalla Metric Camera dell'Apollo 15. È visibile nell'immagine AS15-M-1720 (scaricabile qui ad altissima risoluzione, 221 megabyte, 16193x16193 pixel, e qui a risoluzione più bassa, 2400x2397 pixel, 2,9 megabyte). Questa è l'immagine complessiva":
Figura 4: l'astronave fantasma... |
Sempre l'Apollo 15 ha raccolto altre immagini con illuminazioni varie e differenti: AS15-M-1037, AS15-M-1038, AS15-M-1333, AS15-M-1334, AS15-M-1335, AS15-M-1581, AS15-M-1720. Invece l'Apollo 17 scattò le foto AS17-M-2805, AS17-M-2806 e AS17-139-21284: quest'ultima è mostrata qui sotto:
Figura 6: Divertente pensare che secondo alcuni questa sarebbe una nave spaziale |
E così termina la propria eccellente disamina il sito Complotti Lunari:
"Tra le bufale più ridicole di tutta l'ufologia c'è senza dubbio quella dell'Apollo 20, cioè una serie di filmati falsificati che mostrano una improbabile missione segreta americana-sovietica con obiettivo una antichissima astronave aliena sigariforme presente sulla Luna. È davvero sconfortante quanta importanza abbia avuta la bufala dell'Apollo 20: tanto rumore per una semplice discesa scoscesa sulla superficie lunare, il tutto partendo da un banale gioco d'ombre su una foto a bassa risoluzione. Sarebbe bastato andare a controllare la foto ad alta risoluzione per vedere che si trattava di una semplice discesa con un ombra, anzi si può dire che bastava capovolgere l'immagine per far scomparire l'illusione visiva creata dalle ombre...."
Questo è quanto riportano siti, la NASA e vari ufologi di comprovata esperienza. Come ciliegina della torta riporto, per i più pigri, la trascrizione del comunicato del CUN:
APOLLO 20: Comunicato Stampa del CUN
C.U.N. – Centro Ufologico Nazionale - Italia
Casella Postale n°165 - 52100 Arezzo
Casella Postale n°165 - 52100 Arezzo
Comunicato Stampa / Press Release
Con il presente comunicato stampa, il CUN desidera informare i media che considera chiuse le indagini sul caso "Apollo 20". E' emerso, grazie ad un completo lavoro di gruppo nella nostra associazione, che il caso è del tutto falso e basato su filmati artefatti e manipolati. Pertanto colui che li ha postati, detto RetiredAfb ha perso ogni credibilità, e con lui tutto il caso e la storia da lui divulgata. Ed è con orgoglio che la nostra associazione, prima ad aver scoperto questo falso, divulga la notizia.
In riferimento alle foto NASA del presunto oggetto, ipotizziamo si possa trattare di una piccola catena montuosa. Sono del tutto prive di qualsiasi fondamento, quindi, le informazioni su questa presunta astronave lunga quattro chilometri e alta cinquecento metri.
Quanto sopra non risolve naturalmente la questione dei fenomeni lunari transitori LTP e delle molteplici anomalie lunari oggetto di un catalogo NASA preparato nel 1968 e tuttora fonte di interrogativi su possibili attività intelligenti sul satellite della Terra.
Il Consiglio Direttivo del C.U.N. – Centro Ufologico Nazionale
Le mie considerazioni:
Quindi, giusto per seguire la mera logica, se la storia dell'Apollo 20 fosse vera dove sarebbero le prove? Il personaggio di Rutledge è stato sconfessato un po' ovunque e, del resto, quando un personaggio nasconde la sua identità non è affidabile per definizione. Anche perchè se la verità che intende rivelare è così scottante perché mai non esistono prove affidabili? Perché gli interni della presunta astronave sono stati riconosciuti come modellini, anche se ben fatti? E la solita affermazione del “complotto” che si sente dire in casi del genere regge poco in un’era di informazione globale come la nostra. Alcuni effetti della guerra in Irak, tenuti nascosti dal Pentagono, sono stati rivelati proprio grazie all'azione di veri e propri maghi del computer che hanno estrapolato informazioni chiave. Ma, ed è questa la differenza tra astrusi complotti e verità rivelate, sebbene tra i denti, sia il Pentagono che il Department of defense statunitense (DOD) hanno dovuto prenderne atto. Programmi avanzatissimi relativi ad aerei stealth quali gli F 22 Raptor hanno corso grossi rischi dopo che i mainframes delle aziende costruttrici sono state “corteggiate” da killers informatici cinesi. Parliamo di programmi vitali per il settore strategico/tecnologico degli Stati Uniti non di noccioline… Quindi, non essendoci prove ed essendo gli artefici di tale storia pubblicamente screditati, si evince che la missione Apollo 20non è mai esistita. Senza contare che se Russi e Americani, in piena Guerra Fredda, si fossero realmente alleati per andare insieme a indagare circa l’esistenza di una nave aliena sulla faccia nascosta della Luna, ci si dovrebbe chiedere a mente serena come mai le foto mostranti la nave aliena sarebbero state lasciate a disposizione del pubblico. Una leggerezza davvero imperdonabile da parte di due tra i massimi sistemi di segretezza mondiale ovvero la CIA e il KGB. Inoltre, come già detto dal sito Complotti Lunari, poiché all’epoca le immagini della faccia nascosta della Luna erano disponibili solo dietro esplicito rilascio delle agenzie spaziali dei Governi suddetti sembra davvero strano che non siano state modificate al fine di cancellare l’oggetto! Parliamoci chiaro: un missile grande quanto il Saturn 5 non potrebbe decollare da Vanderberg o da qualunque altra parte al mondo senza essere visto (neanche dal Polo nord) perché la massa, l’accensione dei giganteschi motori e la scia luminosissima sarebbero visibili da centinaia di chilometri. Ergo, una missione con un Saturn 5 tutto sarebbe meno che segreta. Senza contare la nutrita schiera di astronomi e di astrofili di tutto il mondo che lo avrebbero avvistato nel suo tragitto verso la Luna, faccia nascosta o meno. Questi sono fatti, NON opinioni. Basti chiedere a tutti quegli astrofili, oggi, in grado di “beccare” la Stazione spaziale Internazionale con telescopi ormai alla portata di tutte le tasche in orbita intorno alla Terra. Del resto, TUTTE le VERE missioni Apollo furono seguite dagli appassionati dell’epoca. Il CUN, inoltre, è stato così gentile da segnalare a più riprese che l'esame dei video presentati da Rutledge riserva sorprese rivelatrici. Che la missione Apollo 20 sia una bufala, prima di essere una mia idea lo è anche di diversi siti sparsi per il mondo. La mia posizione è quindi del tutto simile a quella già espressa da ufologi, studiosi, scienziati ed esperti che hanno visionato e rifiutato la presunta storiella dell'Apollo 20. Del resto, se il Centro Ufologico Nazionale (CUN) ha espresso parere ampiamente negativo sulla faccenda e siti ufologici molto noti come Lunexit.it hanno accertatosenzaombra di dubbio che la nave aliena non esiste direi che è inutile parlarne ancora: è sufficiente osservare l'ingrandimento delle immagini e leggere il comunicato del CUN. Ultima nota: nel biennio che va dal 2010 al 2012 il progetto Apollo Image Archive dell'Arizona State University ha diffuso nuove scansioni digitali delle pellicole originali Apollo e ha pubblicato versioni ad altissima risoluzione delle foto che mostrerebbero la nave aliena. (tali immagini portano i serial numbers AS15-P-9625 e AS15-P-9630). Anche queste scansioni dimostrano che la ipotetica nave è solo una formazione naturale. E questo, al di là delle roboanti dichiarazioni di alcuni, sono FATTI. Il fatto è che simili storie non complicano il delicato settore ufologico. Sono tantissimi gli avvistamenti che lasciano a bocca aperta ma, purtroppo, chi esegue ricerche in modo serio, deve scontrarsi con teorie del tutto campate in aria e truffe che non rendono la vita semplici sia agli autentici appassionati sia ai ricercatori che, con abnegazione, tentano di discriminare l'inganno dalla assai più utile realtà ufologica.
Massimo Valentini
La bufala dell'Apollo 20 è una vergogna per l'ufologia seria. Grazie di aver postato questo materiale: facciamo conoscere la verità!
RispondiEliminaMarco